La città è famosa per essere stata uno degli oppida più importanti della Gallia ai tempi della conquista di Gaio Giulio Cesare. Il suo nome era "Vesonzione" (Vesontium in latino), e apparteneva al popolo celta dei Sequani. Vesonzione, capitale dei Sequani, ricordata da Cesare nella guerra contro Ariovisto (58 a.C.), per la sua fortissima posizione strategica divenne sotto Diocleziano capitale della provincia Maxima Sequanorum.
Cristianizzata nel secolo III divenne sede vescovile, fu sottomessa dai Burgundi, poi dai Franchi. Appartenente al regno dell'Alta Borgogna e poi a quello di Arles (secolo X), divenne con l'arcivescovo sant'Ugo I (1031-67) principato dell'impero (1034; Erzstift Bizant), con diritto di voto alle diete; dopo un secolo di lotte contro il potere arcivescovile, la cittadinanza ottenne l'immediatezza imperiale nel 1282.
Col tempo subì l'influenza dello Stato borgognone, e il matrimonio tra Maria di Borgogna e Massimiliano I d'Asburgo nel 1493, fece diventare la città quasi un domini
o asburgico de facto: ciò fu dovuto alla particolare natura giuridica dello status di libera città imperiale, una città dotata di grande autonomia interna ma soggetta all'imperatore; essendo Massimiliano I un Asburgo, il matrimonio del 1493 fece diventare la soggezione formale un'influenza politica reale e significativa. In ogni caso l'autonomia interna non fu intaccata, e nel 1526 Besançon ottenne da Carlo V anche il diritto di battere moneta.
Nel corso del XVI secolo fu completamente circondata dalla provincia spagnola della Franca Contea e passò quindi sotto il protettorato spagnolo, perdendo gran parte della sua sovranità (1554); la pace di Vestfalia (1648) sancì infine la perdita dell'immediatezza imperiale da parte della città, e il suo conseguente passaggio sotto il dominio diretto della Spagna anche de iure, seppure l'intera provincia rimanesse ancora parte dell'Impero. In seguito a varie vicende finì tuttavia per passare alla Francia (1679) insieme all'intera Franca Contea.
L'arcivescovo seguitò però a mantenere alcune prerogative sovrane, e in particolare, come principe dell'impero, il diritto di voto alla dieta, fino al 1792 (vedi Reichstag).
Fortificata, Besançon divenne caposaldo della difesa francese a oriente. Nel 1814 subì un lungo assedio, risultato vano, da parte degli austriaci.
Il fiume Doubs circonda quasi tutta la città, fiancheggiato da banchine e viali alberati. Besançon è dominata dalla cittadella fortificata, ideata da Sébastien Vauban, nella quale sono compresi il bioparco, il museo di storia naturale, il Musée Comtois, dedicato alla storia della regione, e il museo che racconta in modo particolareggiato le tristissime vicende della seconda guerra mondiale. Importanti anche il Museo delle belle arti, la Porta Nera, la cattedrale di San Giovanni, la chiesa di Santa Maria Maddalena.
Alla fine della Grande Rue, procedendo verso nord, si arriva nella piazzetta in cui sono situate le case in cui nacquero i fratelli Lumière, inventori del cinematografo, e gli scrittori Victor Hugo e Charles Nodier. Nacque pure, nella città di Besançon, il filosofo anarchico Pierre-Joseph Proudhon.
Cantoni
Besançon è divisa amministrativamente in 6 cantoni:
Besançon-Est
Besançon-Nord-Est
Besançon-Nord-Ovest
Besançon-Ovest
Besançon-Planoise
Besançon-Sud
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