2024: le vie Francigene del sud

In maniera del tutto estemporanea, benché egognato da anni, ricomincia il cammino, interrotto a Roma nel 2019 e forzatamente sospeso a causa della Pandemia del 2020. 

Si cammina per poco, ma "meglio poco che niente" disse qualcuno.

E allora si cammina e basta, rotolando verso Sud.

lo dicevano anche i Negrita più di 20 anni fa.

Considerazioni prima della partenza (prima dell'arrivo)

Scrivo con un po' di ansie. Non bastasse il messaggio di Diego di qualche giorno fa, contenente considerazioni sull'arrivo, il rimpianto misto alla gioia di consumare questo momento, lascio qualche appunto - dopo tanto tempo in silenzio sul blog - per ricordarmi e ricordarci cosa è stato per noi camminare in questi ormai 10 anni: un'esperienza. Qualcosa da condividere e tramandare.

Quest'anno, a distanza di 10 anni dalla prima fallimentare tappa, partenti da Canterbury, le strade ci portano finalmente alla meta tanto ambita: Roma. Dal sapore agrodolce. Per questo è bene dimenticare in fretta la malinconia della chiusura di un viaggio, lasciando spazio ai sogni di uno nuovo. Per un solo dolcissimo umore del sangue, per la stessa ragione del viaggio viaggiare.

Preparativi per la tappa 2017 della Via Francigena

Parto con questo pensiero, fattosi a tratti ricorrente negli ultimi giorni:

"L'arte non è uno specchio cui riflettere il mondo, ma un martello con cui scolpirlo".

Frase che credevo attribuita a Brecht e che invece è di Majakovskij.
Avanti così.

Francigena 2016, all'alba

Ho camminato a Padova di mattina presto, per la prima volta. La città deserta e subito il fresco dell'aria a invadere il viso una volta spalancata la porta di casa. L'orario infame ha risparmiato persino il brulicare degli spaccini in zona stazione. In quasi 3 km solo una manciata di persone e il canto delle diverse specie di uccelli che i padovani ignorano di avere come vicini di casa. E la consapevolezza nuova che 2,6 km di cammino in "Francigena mode" si fanno in appena 15 min. Bentornata, Francigena. Ci sei mancata.

Domani si parte

Come ogni anno, prima della partenza, mi ritrovo a sfogliare il diario di viaggio, e mi basta rileggere poche parole per rivedere un'immagine. Questo sarà il settimo anno di Francigena, fino ad ora abbiamo attraversato tre nazioni, dormito in decine di letti diversi (alcuni in luoghi veramente assurdi), e fatto talmente tanti passi da perderne il conto!
La voglia che ci spinge rimane immutata, anzi cresce ad ogni anno. Nei mesi che separano una tappa dall'altra il pensiero del cammino torna spesso a trovarci. La sensazione di sentirsi pellegrini, su strade ignote, con tutto ciò che ti serve dentro uno zaino, è ormai una cosa a cui non si può più rinunciare. Pura libertà!
Chissà dove dormiremo domani, domani si parte.